È morto Roberto Rossi, discografico e direttore d’orchestra italiano: aveva accompagnato a Sanremo alcuni artisti importanti.
Un tremendo lutto ha colpito il mondo della musica italiana, e in particolare dell’industria musicale: è morto Roberto Rossi, discografico e direttore d’orchestra. Come riferito da Rockol, soffriva da tempo per una malattia che lo aveva colpito. Uomo importante all’interno dell’industria discografica, era diventato famoso al grande pubblico per aver partecipato diverse volte a Sanremo come direttore d’orchestra di alcuni grandi artisti.
Chi era Roberto Rossi
Personaggi importante per la musica italiana, si era diplomato in pianoforte nel 1980 al Conservatorio di Milano. successivamente aveva fatto carriera all’interno dell’industria discografica, con risultati importanti: dal 1994 al 2000 era stato direttore A/R Director Sony Music Entertainment, per poi passare con lo stesso ruolo anche a BMG, fino al 2006. Era quindi tornato in Sony fino al 2017, prima di lavorare, fino alla sua morte, nel ruolo di Executive Director A/R Legacy sempre nella nota major.
Dai fan della musica italiana si era fatto apprezzare, però, soprattutto per aver più volte partecipato a Sanremo come direttore d’orchestra, accompagnando artisti come Marco Masini, Francesco Renga e anche Simone Cristicchi nella sua vittoriosa partecipazione nel 2007 con il brano Ti regalerò una rosa.
Morto Roberto Rossi: la reazione degli artisti
La notizia ha ovviamente portato a una pronta reazione da parte di moltissimi personaggi di rilievo del mondo della musica italiana, che avevano avuto modo di lavorare con Rossi e anche di conoscerlo nel privato. Tra questi Enrico Ruggeri, che su Twitter ha scritto: “Qui era alle tastiere, le nostre avventure stavano cominciando. Nel 2016 e nel 2018 eravamo ancora assieme, dirigeva l’orchestra. Impossibile non volergli bene, una persona speciale, contagiava tutti con la sua positività“.
Immediata anche la reazione di Enzo Mazza, Ceo della Fimi. Il noto manager ha voluto sottolineare come con Rossi sia scomparso non solo un grande discografico, ma un grande direttore artistico, compositore, musicista. Un uomo di enorme talento e che ha dato molto alla nostra musica.